LE PROPRIETÀ DELL'ISTITUTO DIOCESANO DI AOSTA

La maggior parte degli immobili sono ad Aosta, dove si trovano gli ex benefici dei Canonici della Cattedrale, poi a Valtournenche, Verrès, La Thuile, Quart, Cogne, Fenis, Emarèse, Etroubles e via di seguito. Il numero delle proprietà, la loro estensione e la loro diffusione sul territorio della Valle d'Aosta possono parere importanti, ma il reddito che se ne ricava è relativamente piccolo: al confronto di una industria o di una impresa , il «fatturato» è molto basso, e il reddito si aggira solo intorno all'1%. Si tratta infatti per lo più di terreni con scarso reddito agricolo, di appartamenti e case di tipo popolare, o fatiscenti e bisognose di grandi lavori di restauro e ristrutturazione. La loro posizione generalmente nei centri storici comporta poi dei complicati rapporti per la tutela degli interessi storici e culturali. Ma dal punto di vista dello scrivente, più ancora dei numeri economici, sono importanti le persone che hanno a che fare con l'Istituto Diocesano e che si possono calcolare in circa 2000.

Sono all'incirca 450 famiglie che almeno una volta all'anno, al momento del pagamento dell'affitto agricolo, o una volta al mese, al pagamento della locazione dell'alloggio, entrano in contatto con l'Istituto. Ma in genere contattano l'Istituto anche al di fuori del semplice rapporto commerciale, per richiedere informazioni, per esporre problemi, e anche per salutare e fare gli auguri. Poi si aggiungano gli amministratori comunali e regionali che entrano in contatto con l'Istituto, i professionisti che poco o tanto lavorano per conto dello stesso nei programmi di ristrutturazione e di amministrazione delle case, poi gli ospiti nelle case per ferie. L'Istituto è dunque una realtà presente in tutta la Valle di Aosta, è a conoscenza delle difficoltà e delle "chances" del suo territorio e della sua popolazione, a cominciare dal clero fino al contadino del più sperduto fazzoletto di terra.




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