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La breccia nella torre
A nord di
Etroubles, in frazione Vachéry, si leva l'omonima torre che, come il
villaggio, derivò il suo nome dai nobili de Vacheria, che ne furono un
tempo signori.
Narra la leggenda che un conte di Savoia, venuto ad Aosta per le
Udienze Generali, stava ritornando a Chambéry per la strada del Gran
San Bernardo,
quando, sorpreso da una bufera, fu costretto a chiedere asilo per la notte al vassallo della torre.
Sembrandogli di non essere stato trattato con conveniente riguardo, il
mattino seguente, lasciando il paese senza neppure salutare i
castellani, diede ordine che si abbattesse l'edificio in cui aveva
malamente dormito: il che, senza indugio, si cominciò a fare.
Appena si rese conto della situazione, la nobile dama di Vachéry, che
ben conosceva la generosità del suo signore, lo raggiunse e, gettatasi
ai suoi piedi, chiese pietà per i suoi figli.
Il Savoia, commosso, ordinò di sospendere la demolizione e reintegrò
nei suoi diritti il vassallo. Ma, a ricordargli l'impegno di sudditanza
nei suoi confronti, ordinò che non venisse mai restaurata l'ampia
breccia che già era aperta nelle solide mura della torre e che ancor
oggi induce chi la vede a chiedersi in quali circostanze abbia potuto
prodursi.
Fonte: F. Martinet, "La légende de la Tour de Vachéry" in Le Duché d'Aoste, 9,3,1898.
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